Nel caso in cui si abbia optato per il regime agevolato della cedolare secca, è comunque dovuta l'imposta di registro in caso di cessione del contratto di locazione? A questa domanda rispondono gli esperti di FiscoOggi, la rubrica telematica dell'Agenzia delle Entrate
Imposta di registro per cessione contratto di locazione con cedolare secca
La cedolare secca consiste nell'applicazione di un'aliquota sostituitiva, fissa e agevolata che sostituisce: Irpef e relative addizionali, imposta di registro, imposta di bollo di 16 euro. Sugli affitti a canone libero si applica un'aliquota del 21%, mentre la legge di Stabilità 2018 ha prorogato l'aliquota del 10% per i contratti a canone concordato anche per il biennio 2018-2019.
Anche quando è stata esercitata l’opzione per il regime fiscale della “cedolare secca”, sulle cessioni dei contratti di locazione è comunque dovuta l’imposta di registro, pari a:
67 euro, se la cessione avviene senza corrispettivo2%, in caso di cessione con corrispettivo.
Come indicato nel provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 7 aprile 2011 n. 55394 (paragrafo 3.2), tra le imposte “sostituite” dalla cedolare secca vi rientrano l’imposta di registro dovuta sulle risoluzioni e sulle proroghe, ma non l’imposta dovuta sulle cessioni.
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