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Immagine del redattoreFrancesco Russo

Studenti fuori sede: come detrarre il canone d’affitto

Nella dichiarazione dei redditi, gli universitari fuori sede possono fruire di uno sgravio Irpef del 19% per la spesa sostenuta per il canone di locazione.

Come ogni anno, quando arriva il momento della dichiarazione dei redditi è importante essere ben preparati in vista della presentazione della domanda. Ad esempio, non tutti sanno che l’affitto di immobili da parte di studenti può essere portato in detrazione. Scopriamo insieme alcune informazioni utili per risparmiare sulle spese di locazione.

Quali sono i requisiti e i limiti

Gli studenti fuori sede, che si sono trasferiti per portare a termine un percorso formativo, possono portare in detrazione il costo della locazione beneficiando di uno sgravio Irpef del 19% rispetto alla spesa sostenuta. Un limite da considerare riguarda la cifra massima di spesa per l’onere sostenuto nel 2018, che non dovrà superare mai i 2.633 euro.

Per poter approfittare della detrazione è indispensabile che la casa presa in affitto sia situata a una certa distanza dalla sede dell’università frequentata dallo studente locatario. È possibile fruire del rimborso Irpef anche se l’immobile affittato si trova nella medesima provincia di residenza: la distanza tra i due luoghi dovrà, però, essere almeno di 100 chilometri, cifra che si dimezza per chi vive in zone di montagna oppure disagiate. Le agevolazioni sono valide per tutti gli studenti iscritti a università pubbliche e private: non sono previsti requisiti legati al tipo di facoltà o al corso di studi scelto.


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